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Il podcast per le aziende: farsi ascoltare è farsi vedere (sul mercato)

18 Giugno 2025

Negli ultimi anni, anche in Italia, sta diventando uno strumento di comunicazione sempre più popolare. Parliamo del podcast, una serie di file audio originali su un tema specifico che viene rilasciato su piattaforme di streaming (come Spotify o YouTube) e che può essere ascoltata on line o scaricata per un ascolto successivo.

Perché il podcast è uno strumento così popolare?

✔ È specifico: parla di un determinato argomento o ha una linea narrativa continua che lega tutti gli episodi tra loro.

✔ È comodo: può essere ascoltato ovunque e quando si vuole.

✔ È un contenuto on demand ossia su richiesta dell’utente. Non è uno spot audio né un contenuto social a cui si è esposti casualmente grazie a un algoritmo”: chi lo ascolta non lo “subisce” ma lo sceglie.

✔ È immersivo: lo si ascolta durante attività a basso costo cognitivo (guidando l’auto, viaggiando sui mezzi pubblici, sbrigando le faccende di casa, in pausa pranzo, facendo sport). L’attenzione è tutta sui contenuti, l’utente è concentrato e pronto ad essere coinvolto.

Secondo l’indagine condotta nel luglio 2024 da ©Ipsos, in Italia circa 12 milioni di persone avevano seguito podcast nell’ultimo mese (nel 2022 erano stati circa 11,1 milioni) con una durata media di ascolto di circa 40 minuti (37 minuti nel 2023).

Nel quadro di una strategia complessiva di comunicazione, le aziende non posso ignorare questi elementi. Ma come può un brand utilizzare il podcast per la propria attività?

 

Quattro buoni motivi per investire sui podcast

Sembra che molte aziende abbiano negli ultimi due anni puntato meno sui social, sull’ingaggio di influencer, sulle sponsorizzazioni di eventi e più su un podcast ben fatto.

Il podcast non può essere paragonato a un reel dei social, i tempi e le modalità di fruizione sono molto diversi: il reel dura pochi secondi e una sua visione (registrata tra le view) può essere più o meno accidentale. I numeri dei podcast, invece, indicano quante persone hanno scelto di ascoltare quel contenuto.

I branded podcast sono prodotti editoriali legati a aziende che decidono di parlare al loro target non più con una logica promozionale ma con una logica di interesse. Se stai valutando di realizzare un podcast per la tua attività devi sapere prima di tutto che questo strumento è molto diverso da uno spot audio. Ne consegue che il suo contenuto non può essere pubblicità. Gli ascoltatori non si aspettano l’elenco dei vantaggi del tuo prodotto ma di riconoscersi nei valori della tua azienda.

Il podcast permette di creare una connessione con il tuo target, a creare o rafforzare una community specifica. La tua. Riassumendo: ecco 4 motivi per investire nella realizzazione del tuo podcast:

awareness: diffondere il brand in modo alternativo.

➋ Connessione con il pubblico: creazione di una community motivata a seguire l’azienda per i suoi valori.

➌ Ricerca di pubblico nuovo e possibilità di far conoscere le tue competenze.

Infine, ricordi il discorso sul coinvolgimento emotivo di chi ascolta? Vale non solo per fidelizzare i clienti o per farsi conoscere dai potenziali ma raccontarsi significa anche

coinvolgimento dei propri collaboratori, magari con contenuti stimolanti su cui confrontarsi con i colleghi.

 

Podcast per aziende

Miniguida per scegliere i contenuti più adatti al tuo brand con esempi di podcast aziendali efficaci

Dovresti chiederti: a cosa sono interessati i miei interlocutori? Per quali contenuti sono disposti a investire il loro tempo nell’ascolto? In sostanza, di cosa posso parlare nel mio podcast aziendale? Ovviamente questo dipende dalla tua strategia, dal target, dall’immagine della tua attività che vuoi trasmettere o confermare. In generale però esistono due opzioni che possono aiutarti a determinare la scelta del contenuto giusto:

  • Contenuto di nicchia

Specifico e funzionale, esalta l’autorevolezza dell’azienda perché lo scopo è informare e formare chi ascolta. Esempio: aggiornare sulle normative del settore appena emanate oppure raccontare le novità dopo la partecipazione ad una fiera specialistica. Il branded podcast è lo strumento perfetto per le nicchie di mercato: se pochi player trattano quell’argomento, chi cercherà quel tema non potrà fare a meno di imbattersi nel podcast del tuo brand. In questo caso, il pubblico sarà più coinvolto e recettivo. Può essere interessante anche collaborare con un fornitore, un partner esperto di un argomento affine al tuo core business o l’associazione degli operatori del settore. Un esempio di branded podcast di nicchia è “Fatti di Terra – Voci dal mondo dell’agricoltura”, il podcast dell’azienda Diachem (prodotti per l’agricoltura). Per darti l’idea del contenuto bastano leggere i titoli degli episodi: argomenti tecnici spiegati grazie alla competenza delle risorse interne all’azienda, integrate anche da esperti e giornalisti del settore.

  • Contenuto più generalista con un pubblico già profilato

Attraverso lo storytelling con questa opzione si punta ad un contenuto più emozionale. Lo scopo è intrattenere e ispirare. In questo caso, una possibilità è anche quella di sponsorizzare podcast esistenti ma devi essere certo che il pubblico sia quello giusto per la tua comunicazione e che i messaggi e i valori trasmessi coerenti con quelli del tuo brand. Per esempio, BRT, gruppo punto di riferimento per i servizi di corriere espresso, ha lanciato Paese che fai, un podcast prodotto da Chora Media, la più grande società di produzione di podcast in Italia. Ogni puntata racconta, con un linguaggio coinvolgente, le caratteristiche di una particolare zona d’Italia attraverso le storie di persone profondamente radicate nel loro territorio e che fanno parte di piccole aziende, selezionate tra i clienti di BRT.

Podcast per Aziende Caffettino di Mario Moroni
Videopodcast “Il Caffettino” di Mario Moroni con Oscar Farinetti su You Tube

 

Tutto quello che devi sapere per realizzare il tuo podcast aziendale

Attenzione: anche se la tentazione può essere forte, realizzare un podcast “in economia” può essere controproducente. La qualità della propria immagine così come la qualità della propria comunicazione è importante quanto la qualità di ciò che si vuole vendere. Per questo, è meglio confrontarsi con società di produzione o professionisti del podcasting ossia:

☞ un professionista che identifichi il concept, gli argomenti e il tone of voice corretti e li integri nell’ecosistema del brand,

☞ uno speaker o un attore per veicolare i contenuti nel giusto modo (e in accordo con i tuoi valori aziendali),

☞ un sound designer che amplifichi il coinvolgimento dell’ascoltatore.

Inoltre considera che i podcast invecchiano lentamente, dopo la diffusione restano a lungo a disposizione di chi vuole ascoltarli. Fondamentale anche per questo è la distribuzione del podcast: non solo sui canali web (sito aziendale, social, newsletter) ma anche su quelli cartacei (per esempio un QR code che rimanda alla piattaforma audio sulle testate di settore).

 

Il futuro è video: la voce di Marcello Forcina, podcast strategist

Un videopodcast è prima di tutto un podcast, cioè una serie di episodi pensati per essere anche solo ascoltati. “É prevalentemente un talk o un’intervista con una o più telecamere puntate su chi parla, una post-produzione video minima e un look and feel piuttosto statico, a volte vivacizzato da un contesto casalingo, simil-televisivo o più o meno in linea con il mood del podcast.” Questa la definizione di videopodcast data da Marcello Forcina, digital strategist e esperto di podcast.

Tutta qui la differenza tra i due strumenti? Allora perché nella comunicazione aziendale i videopodcast sembrano crescere ancora di più dei podcast? “I video podcast hanno rapidamente conquistato la Generazione Z che ne apprezza e riconosce la componente visiva, più affine alle sue esperienze digitali” risponde l’esperto. “Le piattaforme stanno già lavorando per rendere questi video sempre più coinvolgenti, si parla anche di integrare meccaniche di social commerce e partecipazione attiva alle conversazioni. Il formato video sembra anche più vicino alle dinamiche algoritmiche dei social network: la facilità di condivisione e la possibile integrazione in feed basati su suggerimenti automatici, potranno consentire ai giovani creator di superare le barriere della scoperta e raggiungere un pubblico più ampio.”

Marcello Forcina podcast per aziende MK Communication
Quali sono quindi i vantaggi specifici per un’azienda che punta sui videopodcast? “Investendo pionieristicamente sui video podcast – continua Marcello Forcina – i brand hanno oggi l’opportunità di raggiungere un target giovanissimo e altrettanto prezioso e di appassionarlo usando i suoi stessi strumenti e linguaggi… e tutto questo con margini di viralizzazione e conversione destinati a crescere sempre più rapidamente.” Questo effetto deriva anche da un punto fondamentale: i contenuti video devono rientrare nella strategia comunicativa integrata perché, declinando i formati a seconda delle piattaforme, possono fornire più facilmente contenuti di amplificazione e promozione spendibili su altri canali dell’azienda, come YouTube, Instagram, TikTok, etc.

Quindi i podcast lasceranno sempre più spazio ai videopodcast? “No, anzi – risponde Forcina – trovo cruciale che anche la scena dei podcast audio non smetta di crescere, perché si conferma la più adatta a sperimentare nuovi linguaggi e formati, non essendo limitata a talk e interviste e perché garantisce una libertà di ascolto che il video ancora non può offrire”.

⏬ ⏬ ⏬ Se dopo aver letto questo post sei interessato a far sentire la tua voce, contattami.⏬ ⏬ ⏬

 


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